D’Angelo Santa Caterina e le tropee
Quella che vedete in copertina è una foto scattata dal nostro terrazzo di via Aniello Falcone. Matrimonio primaverile? Niente affatto! La tempesta sul golfo risale a qualche giorno fa: in pieno giugno. E quando capita alle spose di D’Angelo Santa Caterina? Ecco come si organizza una location d’eccellenza.
Quest’anno l’estate è arrivata tardissimo. La fine di maggio e le prime decadi di giugno sono state un alternarsi di caldo e pioggia. Verrebbe da dire che il «Non esistono più le mezze stagioni» negli ultimi anni stia cedendo il passo a «Le mezze stagioni non finiscono mai, come gli esami».
Effetto serra, riscaldamento globale? In realtà il termine napoletano tropea, cioè lo scroscio di breve durata nei mesi caldi, ci racconta che la foto scattata dal terrazzo di D’Angelo Santa Caterina è un classico.
Ma come non andare nel panico se l’acquazzone decidesse di rinfrescare proprio il tuo matrimonio?
La prima regola è assicurarsi che la location prescelta sia all’altezza di ogni imprevisto.
D’Angelo Santa Caterina ad esempio è dotata di spazi all’aperto ma anche di splendide sale al chiuso.
I nostri wedding planner sono in grado di gestire anche uno scroscio d’acqua improvviso in pochissimi minuti senza che gli invitati quasi se ne accorgano.
Per i temporali estivi ad esempio c’è la Sala Tavolozza, dotata di climatizzazione e soprattutto di una vista sul golfo di Napoli identica a quella che si potrebbe ammirare dal terrazzo della villa.
Il mare entra negli occhi in maniera quasi prepotente, al piano inferiore di Villa D’Angelo, grazie alle finestre che circondano, metro dopo metro, tutto il perimetro della Sala Tavolozza.
A guardare il golfo dal centro della stanza sembra di trovarsi all’interno di una cartolina in 3D.
Il salotto buono di D’Angelo Santa Caterina quindi è adattissimo a sotituire gli spazi all’aperto per i due momenti più importanti della festa: il buffet iniziale e quello di dolci che prelude al taglio della torta.
E poi ci sono le splendide maioliche e il cotto che si alternano al blu del panorama in un gioco di colori unico.
Per i matrimoni serali poi, è possibile sbizzarrirsi con giochi di luci e candele per un album fotografico ancor più suggestivo e fuori dal comune. Insomma da D’Angelo santa Caterina il detto : «Sposa bagnata, sposa fortunata» non è affatto un contentino per ragazze deluse!