Antichità a tavola nel menu di Pasqua di D’Angelo: la minestra maritata
Qualcuno sfogliando il menu del pranzo di Pasqua di D’Angelo Santa Caterina penserà: «Ma la minestra maritata non è un piatto natalizio?» Errore: secondo la tradizione napoletana ne esistono due versioni, una più robusta adatta alle feste di Natale ed una alleggerita per il pranzo di Pasqua. Poteva D’Angelo Santa Caterina non rispettare le antiche radici partenopee che la legano a Mimì alla Ferrovia? Ecco i segreti di una delle pietanze più antiche all’ombra del Vesuvio
In molti suggeriscono che la minestra maritata sia un piatto di derivazione spagnola, ma in realtà le origini di questo pezzo di storia sono molto più antiche e sembrano perdersi nella notte dei tempi.
Ricette che raccontano il matrimonio tra carne e verdure alla maniera della minestra maritata sono rintracciabili addirittura in documenti che risalgono all’Antica Grecia. Del resto Neapolis fu un importante centro della Magna Grecia.
Un vero e proprio pezzo di antiquariato, insomma, la minestra maritata è riuscita però a resistere alla polvere della storia grazie ad una ricetta versatile che si è sempre adattata a tutte le epoche e a tutte le tasche.
La leggenda vuole che nella pignatta debbano sposarsi ben 7 tipi di foglie ed è possibile variare ingredienti e proporzioni a seconda delle disponibilità economiche.
Spesso piatto poco considerato rispetto a ricette più sontuose, la minestra maritata è in realtà una vera e propria leggenda decantata da ricettari storici come il De Re Quoquinaria, che risale all’antico impero Romano.
E anche scrittori e poeti ne hanno raccontato le magiche virtù gustative.
Ad esempio si narra della bontà di questo piatto che unisce poveri e signori anche nel Lo Cunto de li cunti di Giovan Battista Basile.
Il menu del pranzo di Pasqua di D’Angelo Santa Caterina, insomma, conferma ancora una volta la vocazione della cucina della nostra villa panoramica, che unisce l’antica tradizione, che lega la location a Mimì alla ferrovia, alla ricerca gastronomica più avanzata su accostamenti e cotture: uno dei tratti tipici della filosofia del nostro chef Giovanni Morra.
Ah, volevate sapere quali sono le 7 foglie presenti nella ricetta antica della Minestra maritata?
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