Nomi straordinari tra i tavoli di D’Angelo Santa Caterina: la dedica di Luca De Filippo
Pochi giorni fa, agli inizi di giugno sarebbe stato il compleanno del delfino del teatro napoletano, Luca De Filippo. Il principe ereditario della commedia eduardiana si è più volte seduto tra i tavoli di D’Angelo Santa Caterina. Di lui ci rimane un saluto nel nostro libro degli ospiti, che conserviamo gelosamente, come il ricordo delle sue interpretazioni della napoletanità.
“A D’Angelo, quanta gente è passata di qui, nomi straordinari ricordi cari, per il piacere di essere con voi”
La dedica che rimane nel diario di D’Angelo Santa Caterina, è del 5 novembre 1983, un anno prima che il grande Eduardo lo lasciasse erede di una tradizione scenica, da traghettare fino all’epoca di internet.
Pacato, misurato, umile, schivo, così viene descritto dai tanti amici e giornalisti che hanno parlato di lui, un anno fa ai suoi funerali. Tratti del carattere che si individuano anche nelle poche parole semplici, lasciate tra i ricordi di D’Angelo Santa Caterina.
Una scrittura serena, leggibile, senza fronzoli tranne che in quel De, particella genitiva di un cognome così importante: De Filippo, che tanto ha segnato la sua storia. Una D aperta, grande che abbraccia tutto il resto della firma, quasi a voler racchiudere la sua storia.
Nella vita di Luca, che poi è stata soprattutto il palcoscenico e la commedia eduardiana, il legame con la gastronomia tradizionale è fortissimo.
Dallo zuppone di Natale in casa Cupiello, fatto di pane, latte e protesta ,che simboleggia lo scontro generazionale tra il vecchio e il nuovo modello, al ragù di Sabato Domenica e Lunedì dove la tavola è il perno della continuità familiare, tutta la tradizione dei De Filippo è piena d’amore per la cucina napoletana.
Il cibo: quello tradizionale che porta la storia nel piatto alla maniera di D’Angelo Santa Caterina e Mimì alla Ferrovia, insomma, non era certo una comparsa nelle commedie e nella vita dei De Filippo (padre e figlio).
E chissà che dolce avrebbe scelto Luca, per spegnere le candeline del suo 68 compleanno.
Ci piace immaginare che forse ci avrebbe chiesto un babà, come quelli che realizza la pasticceria Blue Moon per gli eventi di D’Angelo Santa Caterina: un dolce semplice ed elegante come lui, ma soprattutto pieno di storia e di grandezza.