4 questioni sul bouquet che puoi risolvere con le dritte giuste!
Il bouquet non è solo un accessorio ornamentale che infonde femminilità e accuratezza all’outfit sposa: per molte è una sorta di scacciapensieri che aiuta a tenere nella posizione giusta le mani si in caso di panico e anche durante lo shooting fotografico. Come fare allora in caso di allergie o scelte etiche particolarmente selettive? A queste ed altre questioni si può ovviare con un po’ di fantasia, vediamo come:
E se lo sposo o la sposa starnutiscono davanti ai fiori?
Non ci si pensa spesso a questa evenienza, ma ormai le allergie sono comunissime. Senza arrivare agli estremi di un bouquet fatto di ortaggi, che rischia di cadere nell’estrosità più sfrenata, perché non pensare ad una composizione di piante grasse? Alcune somigliano proprio a fiori e l’effetto sorpresa è assicurato anche per gli invitati. Naturalmente occorrerà scegliere soluzioni alternative anche per le decorazioni di chiesa e location; Corteccia d’albero, rami e peperoncini potrebbero risultare divertenti anche se il trend per il 2017 vede in pole position i rami d’olivo.
Sposa smemorata o distratta dall’agitazione
Per non correre il rischio di entrare in ansia con la paura di dimenticare i fiori in chiesa, di lasciarli in giro durante lo shooting fotografico o addirittura a casa, arrivando all’altare a mani vuote, la soluzione può essere un bouquet bracciale ovvero una composizione che si leghi al polso. Ma non immaginate minuterie bon ton, stile ballo delle debuttanti: oggi è possibile realizzare splendide composizioni con tanto di cascata che fluttua sul wedding dress. Un bouquet pochette, invece, risolverà solo in parte il problema grazie ad una maniglia più pratica per il trasporto, ma si correrà ugualmente il rischio di dimenticarlo da qualche parte nel trambusto della giornata, senza l’assistenza di amiche, mamme o damigelle.
Gira e rigira i bouquet sono tutti uguali? Ogni sposa vuole essere unica e i mix floreali, per quanto originali nella foggia, alla fine si somigliano un po’ tutti. Per rendere diversa la propria composizione però basta aggiungere quel tocco in più! Perché non arricchire il bouquet con un accessorio simbolico? Un ritaglio del velo della mamma, oppure un ciondolo o un anello, appartenuto a qualcuno che si è amato, possono regalare ai fiori un’unicità e un valore senza pari, trasformando una decorazione in un gomitolo d’amore.
E se gli sposi sono naturalisti? Il problema non può essere sottovalutato visto che la richiesta di matrimoni cruelty free è in costante aumento, c’è da considerare chi non tollera la vista dei fiori recisi. Per fortuna nonostante l’Italia sia un paese molto legato alle tradizioni, anche da noi si sta diffondendo l’uso di decorazioni e bouquet alternativi. Si va dal broche-bouquet fatto di spille vintage possibilmente a tema floreale, al bouquet in stoffa o uncinetto, per arrivare a quelli di carta a lavorazione origami o addirittura a quelli realizzati con materiali di riuso.
Per alcuni di questi dubbi la soluzione potrebbe essere quella di rinunciare al mazzolino. Attraversare la navata a mani nude è una scelta come tante e il matrimonio alla fine deve rendere felici solo i festeggiati. Ma ne vale la pena? Il bouquet è l’ultimo regalo che lo sposo fa alla sposa da fidanzato e il primo per festeggiare l’ingresso nella realtà coniugale: insomma è una sorta di testimone che accompagna la sposa nella sua nuova vita, perché rinunciarci se basta qualche dritta?